- Spropoli
- Palizzi Marina
- Palizzi
- Pietrapennata
Poco distante da Promontorio d'Ercole, ossia da Capo Spartivento, lungo
l’asse della SS 106 si trova Spropoli, piccolo centro abitato
in via di sviluppo. Conosciuto dai cultori del folklore come "il paese dalle
colline marmose nella valle degli oleandri", ha spiaggia e mare davvero
incantevoli.
Percorrendo la SS. 106, verso Reggio Calabria, si incontra Palizzi
Marina, che si estende sul mar Ionio con una spiaggia di circa 7
chilometri. Oltre alla Torre Palizzi o Mozza, costruita nel 1595, Palizzi Marina
presenta un’area di grandissimo interesse archeologico dove si possono ammirare
i resti di una Villa Romana del IV sec. A.C.
Da Palizzi Marina si può risalire verso le colline sovrastanti e percorrendo
11 Km di una tortuosa e stretta strada si giunge a Palizzi (272
m s.l.m.), paese caratteristico adagiato su uno sperone di roccia. Il paese,
abitato certamente già in età medievale e che conobbe la dominazione di molti
feudatari, si presenta come un centro urbano quasi incontaminato, costituito da
case di impianto medievale, sovrastato da una gigantesca rocca dove sorge il
castello ancora discretamente conservato. Immerse nel centro abitato, che
presenta numerosi scorci architettonici e paesaggistici di un certo interesse,
si trovano la Chiesa protopapale di Sant’Anna, la Principale Chiesa della Terra
di Palizzi; la Chiesa della Madonna del Carmine extra moenia, fondata prima del
1573; la Chiesa di S. Sebastiano, la Chiesa di San Francesco e la Chiesa del SS.
Redentore.
Percorrendo 9 km ancora verso le montagne, in direzione nord-est vi è la
frazione Pietrappennata (m 673), piccolo paese incastonato in
pieno paesaggio montano. Qui, in contrada Alica, si trovano i resti di una
antica Abbazia Basiliana che era sotto il titolo di S. Maria della Lica o di
Alìca. Il nome Alica deriva probabilmente dalla presenza nella zona di un tempio
dedicato ad Apollo Licio che i Basiliani trasformarono in Abbazia. All’interno
della chiesa è custodita una statua di pregevole fattura a mezzo busto della
Madonna della Alica sicuramente cinquecentesca e una campana datata 1626.
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