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Itinerari > Costa Viola > Itinerario 2
   

- Bagnara
- Scilla
- Villa San Giovanni
- Calanna

E’ possibile raggiungere la cittadina di Bagnara Calabra imboccando l’uscita autostradale della Salerno-Reggio Calabria al chilometro 152 e proseguendo in ripida discesa verso il mare. La posizione geografia ed i suoi caratteri morfologici costituiscono per Bagnara due degli elementi di maggior attrattiva: il panorama, ad esempio, abbraccia un largo campo visivo che si estende da Capo Vaticano, a nord, fino a Scilla a sud. Secondo le fonti storiche, il primo nucleo abitato di Bagnara Calabra si sviluppò nel 1085 quando Ruggiero d'Altavilla fece costruire l'Abbazia di Santa Maria e dei dodici apostoli, un castello e le possenti cinta di murarie. Bagnara Calabra divenne in seguito, a partire dal 1419, feudo dei Ruffo. Il centro abitativo presenta oggi una parte più antica costruita su uno sperone (la rupe di Maturano) contraddistinta da case aggrappate alla roccia, strette viuzze, belle residenze signorili e caratteristici archi e una parte moderna, nella fascia costiera sottostante, in cui hanno sede stabilimenti balneari, ristoranti e alberghi. Da visitare il Castello Emmarita, attiguo all’Abbazia di Santa Maria e dei XII Apostoli che con molta probabilità, ospitò Ruggero II e il suo seguito quando venne a Bagnara per assistere alla dedicazione dell’Abbazia di Santa Maria dei XII Apostoli avvenuta il 13 ottobre 1117; la Chiesa della Madonna del Carmine, edificata nel XVII secolo, che vanta una facciata con bellissimo portale sormontato da un ampio finestrone rettangolare; la Chiesa del S.S. Rosario all'interno della quale sono custoditi interessanti tele del Seicento e una scultura del '500; la grotta delle Rondini; la Torre Ruggiero o "di Capo Rocchi" che sorge in Contrada Cacilì e databile tra il XIV e il XV sec.

Percorrendo la statale 18 che costeggia il litorale si giunge a Scilla. Luogo mitico che rievoca la leggenda di Scilla e Cariddi cantata da Omero nell'Odissea, è uno dei più noti centri turistici della Calabria. E' una città di antichissime origini ma la sua storia è nota a partire dal VIII secolo a.C. con i Calcidesi. Nel V secolo divenne dominio di Anassilao e in seguito fu occupata dai Romani. La sua posizione strategica le donò sempre un ruolo importante nella storia. I garibaldini qui sbarcarono nel 1860. Alla gravissima distruzione del terremoto del 1908, è seguita la ricostruzione che le ha dato l'attuale struttura a gradoni. Il mare limpidissimo, gli spettacolari fondali e l'incantevole panorama che la circonda l'hanno resa una nota stazione balneare. Una tra le mete turistiche di questa località famosa anche per la tradizionale pesca del pesce spada che si pratica con un sistema di pesca che pare risalga al tempo dei Fenici, rimane sicuramente il castello medievale, arroccato su una rupe granitica che si protende verso il mare. Edificato tra i secoli VIII e IX, il Castello di Scilla, domina la baia di Marina Grande, la spiaggia principale su cui si affacciano numerosi locali. Da visitare inoltre l’incantevole quartiere della Chianalea, con le case dei pescatori che sembrano galleggiare sul mare, la chiesa di San Rocco, dalla quale si può godere di una bellissima vista della marina di Scilla e dello Stretto, la chiesa dell' Immacolata Concezione. Percorrendo la strada statale, dopo aver attraversato le località Torre Cavallo (da segnalare la Batteria Forte Giocchino) e Cannitello, sul cui lungomare si può visitare la chiesa di Maria SS. Di Porto Salvo che conserva il dipinto settecentesco della Madonna del Porto, la statua lignea della Madonna seicentesca e un pregevole dipinto dei primi del Seicento ad olio su tela raffigurante San Nicola di Bari in trono, si giunge a Villa San Giovanni, importante centro marittimo e commerciale, conosciuto per essere il polo nevralgico di collegamento con la Sicilia. La città ha una struttura moderna con ampie strade costeggiate da abitazioni di nuova costruzione tra cui svettano i numerosi edifici sacri. L’imponente Duomo dell' Immacolata, ricostruito dopo il terremoto del 1908, è un esempio significativo di monumentalità sacra romanico-normanna, che custodisce numerose opere d’arte. L'interno, diviso in tre navate da una serie di archi ad ogiva, conserva 62 tempere del pittore Alessandro Tassinari di Tavazzano (Mi) che riproducono scene bibliche, un Crocifisso bronzeo dello scultore siciliano Enzo Assenza e due tele dell’Immacolata. Spicca inoltre un grande organo a canne, sormontato da un dipinto che raffigura il Cristo Re, opera di Giorgio Pinna da Nicastro. Altre luoghi sacri da segnalare la piccola Chiesa di Gesù e Maria, la Chiesa della Madonna del Rosario, la Chiesa della Madonna delle Grazie la cui costruzione è stata avviata nel 1407, in seguito alla presunta apparizione della Vergine a Domenico Totino e all’interno della quale sono custodite opere dello scultore Monteleone e una statua della Madonna, probabilmente opera del napoletano Arcangelo Testa, la Chiesa della Madonna di Porto Salvo, la Chiesa del Rosario di Ferrito. Passeggiando per il centro del paese si può visitare un'area di archeologia industriale sulla quale gravitano diciassette filande ora in disuso. Riprendendo il percorso altra tappa di notevole interesse è Campo Calabro, che sorge su un pianoro affacciato sulla Sicilia. Il centro è caratterizzato dalla presenza di palazzi nobiliari dalle eleganti linee architettoniche come Palazzo Adorno e Palazzo Ranieri. Di grande interesse paesaggistico è la strada che porta verso Melia di Scilla, da cui si gode il panorama della Sicilia. In località Matiniti si possono visitare i porti del XIX secolo realizzati dai Francesi.

Proseguendo lungo la strada statale verso l’interno e superando distese coltivate a viti ed uliveti si giunge a Calanna, il cui centro, composto da tre fazioni ricche di storia (Villamesa, Milanesi e Mulini) offre al visitatore una ricchezza paesaggistica di notevole fascino. Le prime testimonianze certe su insediamenti umani nel territorio risalgono all'Età del Ferro. Nel luglio del 1953, durante i lavori d'apertura di una strada in contrada Ronzo, è stata scoperta una necropoli costituita da tombe a grotticella o a forno. Sulla base dei reperti archeologici ritrovati (corredi funerari in ceramica e in bronzo), l'insediamento preellenico è databile fra il X e il IX secolo a.C. Il centro abitato, caratterizzato da abitazioni basse a tetti spioventi, è situato ai piedi della rocca su cui sorge il Castello Normanno che domina la vallata della Fiumara Gallico e realizzato all’incirca nel 1200. Da visitare inoltre la Chiesa dell'Annunziata e la Chiesa di S. Maria delle Grazie in località Villa Mesa.

 
 
 
 
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