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Arte e cultura > Reggio
   
Le ricchezze di Reggio
Nel centro cittadino sono raccolti i più interessanti simboli della cultura e della storia reggina.

Il Museo Archeologico di Reggio Calabria fu istituito nel 1882, originariamente come museo civico. Il palazzo che lo ospita fu costruito, a partire dal 1932, su progetto dell'architetto Marcello Piacentini, ma rimase inutilizzato durante la guerra e nel dopoguerra. Nel 1955 fu parzialmente aperto al pubblico. Varie le sezioni: la collezione preistorica e protostorica, la sezione locrese, la sezione dedicata alle colonie greche della Calabria, la sezione numismatica e la sezione di archeologia subacquea, che dal 1981 ospita i famosi bronzi di Riace, testimonianze preziose della scultura greca in bronzo del V secolo a. C., oltre alla Testa del Filosofo di Porticello, rinvenuta nel relitto di una nave ritrovata al largo di Porticello di Villa San Giovanni. In attesa che venga realizzata la Pinacoteca Comunale, il Museo Nazionale ospita anche la collezione del Museo Civico, che comprende opere del 700-900, tra le quali le raccolte di Domenico Genoese e Monsolino – Lavagna – De Blasio e le tavolette lignee di Antonello Da Messina.

Sulla via Reggio Campi, alle spalle della Chiesa di San Paolo alla Rotonda, si trova il 

Piccolo Museo San Paolo, nato dalla passione artistica e dalla volontà di Mons. Francesco Gangemi. Ospita preziosi oggetti di arte sacra provenienti da tutto il mondo, icone risalenti al periodo bizantino e normanno, argenti e opere pittoriche.

La fondazione della Cattedrale di Reggio Calabria si fa risalire alla fondazione della Chiesa da parte di San Paolo. Sull’altare maggiore, da settembre a novembre, viene esposto il quadro della patrona della città, la Madonna della Consolazione. All’interno della Cattedrale, tra le cappelle presenti, di gran pregio è quella del SS. Sacramento, fatta realizzare nel 1539 dal vescovo Agostino Gonzaga, le cui pareti sono rivestite di marmi intarsiati.

Sulla principale arteria cittadina, Corso Giuseppe Garibaldi, sorge il Teatro Comunale “F. Cilea”, inaugurato nel 1931, che dalla fine degli anni ‘60 ha ospitato le più note compagnie di prosa e lirica. Dichiarato inagibile nel 1985, ristrutturato e restituito alla città nel 2003, vanta oggi una nutrita stagione di musica, danza e teatro. 

La festa della Patrona
“Oggi e sempre: viva Maria” è il grido dei “portatori”, che condensa la devozione dei reggini verso la Madonna della Consolazione. Una consolazione, così come intesa nella sacra scrittura, che è insieme soccorso, assistenza, aiuto. Il quadro che la rappresenta, eseguito dal pittore reggino Nicolò Andrea Capriolo nel 1547, fu benedetto dall’arcivescovo Agostino Gonzaga nel gennaio dell’anno successivo, all’interno della Cattedrale di Reggio Calabria. Da allora vive una tradizione carica di fede e di coinvolgimento popolare. Sono note le vicende che legarono i reggini alla Madonna della Consolazione in occasione di pestilenze, epidemie e terremoti, com’è noto che il 24 maggio del 1657, con atto del notaio Cristoforo Latella, Reggio si impegnò ad offrire ogni anno un cero votivo in occasione della festa del primo sabato successivo all’8 settembre, quando 100 uomini per volta, sotto i 10 quintali della Vara, accompagnano la Venerata Effigie dall’Eremo in Cattedrale, dove rimane fino alla domenica successiva al 21 novembre, festa della presentazione della Beata Vergine Maria, data in cui viene riportata nella sua dimora abituale.
Un rito, quello della processione, che si ripete, ininterrottamente, dal 1636.

 
Il Duomo di Reggio Calabria
 
Particolare della processione della Madonna
 
 
 
 
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