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Itinerari > Tauro > Da Cittanova a Oppido Mamertina
   

- Cittanova
- Taurianova
- Terranova Sappo Minulio
- Molochio
- Oppido Mamertina

Da Polistena, proseguendo per 8 km in direzione sud-ovet, sulla statale 241, si giunge a Cittanova (alt 420 m s.l.m). La nascita di questo importante centro agricolo, può essere datata il 12 agosto 1618 con il bando di edificazione del "Nuovo Casale di Curtuladi" in seguito denominato Casalnuovo e sorto come centro di raccolta delle popolazioni dei casali distrutti dal terremoto del 1616. La cittadina presenta un impianto urbano composto da una parte consolidatasi dopo il sisma del 1616 e da un altro settore sviluppatosi dopo il terremoto del 1783.  Il centro storico custodisce monumenti di grande rilevanza, come i numerosi palazzi sette-ottocenteschi: palazzo Terranova Bagnato, palazzo Cannatà, palazzo Zito e palazzo Castellano.
La chiesa Madre, la cui costruzione inizia dopo il terremoto del 1783 ad opera di Maria Antonia Grimaldi, figlia ed erede della defunta Principessa di Gerace, Maria Teresa, morta sotto le macerie del terremoto, assume forme tardo-barocche sulla base di un piano di lavoro elaborato dai fratelli Morano, architetti di Polistena. La grande campana, fusa nel 1819, porta l'immagine di S. Girolamo, Santo Patrono della città mentre la statua in legno del Santo è opera dello scultore Domenico De Lorenzo (1742-1812), autore anche della statua del Cristo Risorto. La Parrocchia custodisce inoltre le statue che ricordano le fasi della Passione di Gesù Cristo e alcune opera dello scultore napoletano Francesco Biangardi attivo nell'Ottocento.
La chiesa del Rosario, recentemente elevata a Santuario e costruita intorno al 1820 ad opera di Don Domenico Maria Siciliani (1787-1864), conserva una splendida opera di Francesco Jerace, una scultura raffigurante la Madonna. La Chiesa di San Rocco, la cui costruzione è iniziata attorno al 1835, è la più vasta tra tutte le chiese presenti nei paesi circostanti.
La Villa comunale resta comunque la principale attrattiva di Cittanova. Fondata nel 1880, comprendendo numerosi giardini con parecchie piante rare (felci, sequoie, ginepro della Virginia, aceri) è un vero e proprio orto botanico.
Da Cittanova proseguendo sulla 112 per 6 km in direzione ovest e svoltando per un altro chilometro in direzione sud, si trova Taurianova (alt. 270 m s.l.m), situato ai piedi della dorsale che congiunge l’Aspromonte alle Serre. Percorrendo le vie del paese e giungendo nella centrale Piazza Italia, si possono ammirare il Monumento ai Caduti realizzato dal Romeo nel 1920 e la Chiesa del Rosario, anticamente annessa al convento dei Domenicani fondato nel 1537. Questa chiesa conserva un medaglione marmoreo di notevole fattura, recante l’immagine della Madonna delle Grazie, attribuita allo scultore del Cinquecento Girolamo Santacroce (1502-1537). Da segnalare anche la Chiesa dell'Immacolata di Radicena al cui interno sono custoditi la statua della Madonna del Soccorso dello scultore messinese Rinaldo Bonanno (XVI secolo) e il frammento di un ciborio con angeli in preghiera scolpiti a bassorilievo;  la Chiesa di San Giuseppe  e la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo che custodisce una bella statua della Beata Vergine Maria de Jesu, opera di un ignoto autore del XV-XVI secolo.
Da Taurianova percorrendo sei chilometri sulla SS 112, in direzione sud si raggiunge Terranova Sappo Minulio, piccolo paesino, incorniciato in un folto paesaggio di ulivi. Il borgo è caratterizzato dal lungo corso Roma e da due piazze: 24 Maggio e C. Battisti. Nella prima si trovano il palazzo municipale, la torre civica, il monumento ai caduti e un'oasi alberata; sulla seconda (al centro della parte antica) si affacciano alcuni palazzi di interesse storico, la chiesa matrice e l'asilo parrocchiale. Poco distante da Terranova Sappo Minulio è possibile visitare il centro medievale di Molochio.
Da Terranova, proseguendo per 5 chilometri sulla SS 112 in direzione sud-ovest, oltrepassando il paese di Varapodio, e svoltando a sinistra sulla SS 111 dopo due chilometri verso est, si giunge a Oppido Mamertina. Ricco di storia e tradizione il territorio di Oppido Mamertina offre al turista la possibilità di scegliere diversi tipi di itinerari culturali. La città fantasma di Oppido vecchia a pochi chilometri dal paese è un luogo affascinante rimasto intatto nel tempo: tra case dirute spiccano i ruderi di una porta urbica e del chiostro del convento dei paliotti, nonché le vestigia dell'antica cattedrale e del castello di foggia angioina-aragonese. Anche il cuore dell'attuale Oppido offre la possibilità di ammirare antichi palazzi padronali con splendidi portali lapidei frutto del lavoro e della maestria di scalpellini locali. L'imponenza della Cattedrale così come delle chiese di San Leone e di Santa Caterina stanno a dimostrare il forte sentimento di fede che la popolazione ha coltivato nei secoli. Per chi, invece, ama la natura incontaminata e i paesaggi mozzafiato si consiglia di inoltrarsi sulle zone collinari circostanti. Qui, tra boschi di faggi e fiori spontanei, sarà possibile godere dello spettacolo della vicina Piana di Gioia Tauro.

 
 
 
 
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